La tesi di laurea consiste in un elaborato scritto e originale, su un tema concordato con il relatore, che è di norma il docente titolare di un insegnamento per il quale il laureando abbia acquisito almeno 6 CFU. Il relatore indica un correlatore, che può essere anche un docente di altri atenei o comunque un esperto della materia.
Nella prova finale, la tesi viene discussa davanti ad una commissione di sette membri, incluso il Presidente. L’esposizione dello studente è preceduta da una breve presentazione del lavoro da parte del relatore. Al termine della presentazione, il laureando è invitato ad esporre alla commissione i contenuti del suo lavoro e il metodo seguito. Nella presentazione, preferibilmente sintetica, il laureando può utilizzare hand-outs, illustrazioni, foto o powerpoint. Conclusa l’esposizione, il presidente della commissione dà la parola al correlatore che porta il suo contributo, valorizzando un aspetto della ricerca, a suo giudizio, di particolare interesse, sul quale invita il laureando a soffermarsi per un approfondimento. Terminata la dissertazione, il presidente invita tutti i membri della commissione ad intervenire con domande, richieste di chiarimento e osservazioni, rispetto alle quali il laureando replica liberamente. Quando, a giudizio del presidente, la commissione ha potuto valutare la preparazione e la capacità critica del laureando, invita lo studente e il pubblico ad uscire, per esaminare il curriculum del candidato e decidere il voto di laurea. La seduta si conclude con la proclamazione del conseguimento del titolo di dottore magistrale in Letteratura italiana, Filologia e Linguistica.
Tutte le informazioni relative alla procedura per laurearsi si trovano sul sito della segreteria: